EROSIONE DELLE SPIAGGE

Osservazione dei cambiamenti della morfologia costiera nella provincia di Messina


Questo lavoro è il risultato dell’osservazione del fenomeno dell’erosione costiera nel territorio della provincia di Messina, con particolare attenzione alla sotto-unità fisiografica compresa tra il Porto di S. Agata di Militello e il promontorio del Tindari, sulla fascia tirrenica.

Il confronto delle immagini relative allo stato della spiaggia prima e dopo determinati interventi eseguiti nelle aste torrentizie e lungo la linea di costa consente di risalire alle cause principali che scatenano l’erosione e di quantificare l’intensità del fenomeno.

Le slide sulla condizione delle spiagge tra il 1988 ed oggi evidenziano notevoli cambiamenti della linea di costa, indotti dagli interventi a terra e dal comportamento delle opere di difesa realizzate negli anni ’80 con l’obiettivo di contenere l'erosione frenando il moto ondoso.

Una sezione documenta alcuni interventi di ricostruzione delle spiagge tramite ripascimenti artificiali integrati da opere di stabilizzazione e di apprezzarne i diversi risultati.

Un’altra sezione segnala invece le più recenti iniziative assunte da enti territoriali per la realizzazione di opere portuali che impattano sui litorali in erosione.


La relazione tra arretramento della spiaggia e gestione del territorio

L'osservazione diretta e continua del litorale porta all'individuazione delle cause determinanti l'erosione delle spiagge.

La correlazione tra l'arretramento delle spiagge e la rottura di millenari equilibri naturali è confermata a livello scientifico ed esplicitamente indicata negli studi che alcuni Enti territoriali hanno commissionato ed acquisito; anche le Linee guida nazionali (Novembre 2016) dell’ISPRA sulla difesa della costa dai fenomeni di erosione orientano chiaramente in questo senso.

Gli squilibri finora registrati dipendono da fattori antropici: lo dimostra il rapporto causale osservato tra l’intervento umano e l’arretramento della linea di costa.

I talora evocati cambiamenti climatici non hanno finora inciso sullo stato delle spiagge provinciali, la cui erosione ha avuto inizio oltre trent’anni or sono in coincidenza con i primi interventi di trasformazione del territorio costiero e degli ambiti torrentizi.

Accreditare l’idea che l’erosione in atto da decenni dipenda da fattori globali (dunque non controllabili localmente come i cambiamenti climatici, che influiranno certamente in un  futuro ormai prossimo) è un esercizio culturalmente  fuorviante e politicamente assolutorio  di una gestione del territorio poco avveduta se non addirittura spregiudicata.

La soluzione del problema erosione richiede un approccio razionale ed interventi coerentemente orientati a rimuovere i fattori di squilibrio del bilancio sedimentario delle spiagge; nell'immediato si potrebbe cominciare evitando di inserire nel sistema ulteriori elementi di rigidità.

La prassi invalsa nei decenni scorsi nella progettazione e nell'esecuzione degli interventi di protezione delle spiagge in erosione non ha tenuto conto delle cause del fenomeno ma ha guardato ai sintomi.

Le Amministrazioni competenti si sono spesso rese responsabili, eseguendoli o consentendoli, di interventi estemporanei e dannosi che sono in contraddizione con le analisi e gli stessi studi in loro possesso.

Il rischio concreto di vedere scomparire le spiagge, e di privare dunque i comuni costieri di una straordinaria risorsa, esige una nuova assunzione di responsabilità.

Scopo di questa pubblicazione è quello far maturare la consapevolezza della posta in gioco e di fornire elementi di conoscenza sperimentale per affrontare razionalmente il problema.


 

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OSSERVATORIO SULL'EROSIONE DELLE SPIAGGE

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